31 agosto 2006

Prossime Vacanze...

E' uno spettacolo...
se non l'avete ancora fatto...
ANDATE A VEDERLO!!!

L'agenzia sta già pensando a un pacchetto all-inclusive per

26 agosto 2006

AGLIENTU...





149 KM2

1100 abitanti

qui

24 agosto 2006

...100...





Un cavalletto.

Una tela bianca.

La mia tazza di rame in mano...

l'acqua di mare ha fatto il resto...

Poi avvicina il pennello al volto della donna, esita un attimo, lo appoggia sulle sue labbra e lentamente lo fa scorrere da un angolo all'altro della bocca. le setole si tingono di rosso carminio. Quando il vento passa sulla tela asciuga uno sbuffo di luce rosa.

23 agosto 2006

ritorni...



Alla locanda Almayer ci potevi arrivare a piedi, scendendo per il sentiero che veniva dalla cappella di Saint Amand, ma anche in carrozza, per la strada di Quartel, o su una chiatta, scendendo il fiume.
Il professor Bartleboom ci arrivò per caso.
...
...
Solo, in mezzo alla spiaggia, Bartleboom guardava.
A piedi nudi, i pantaloni arrotolati in su per non bagnarli, un quadernone sotto il braccio e un cappello di lana in testa. Leggermente chinato in avanti, guardava: per terra.
Studiava l'esatto punto in cui l'onda, dopo essersi rotta una decina di metri più in dietro, si allungava...
Con totale abnegazione Bartleboom si calò in un'immobilità senza sentimenti... quasi non respirava... nel cerchio fisso ritagliato dal suo sguardo calò un silenzio irreale, da laboratorio. Era come una trappola, imperturbabile e paziente. Aspettava la sua preda. E la preda, lentamente arrivò. Due scarpe da donna. Alte, ma da donna.
Bartleboom veramente aspettava un'onda. O qualcosa del genere. Alzò lo sguardo e vide una donna, chiusa in un elegante mantello viola.
-Avete perso qualcosa?-
-No sto lavorando.-
-Lavorando?-
-Si, faccio... faccio delle ricerche, sapete, delle ricerche...-
-Conchiglie, licheni, cose del genere?-
-No: Onde-
-E cosa c'è da studiare?-
-Bè, è un punto importante... a volte non ci si fa caso, ma se ci pensate bene lì succede qualcosa di straordinario, di... straordinario.-
-Veramente?-
-Lì finisce il mare.-
Il mare immenso, l'oceano mare, che infinito corre oltre ogni sguardo, l'immane mare onnipotente - c'è un luogo dove finisce, e un istante - l'immenso mare, un luogo piccolissimo e un istante da nulla.

Posata sulla cornice ultima del mondo, a un passo dalla fine del mare, la locanda Almayer lasciava che il buio, anche quella sera, ammutolisse a poco a poco i colori dei suoi muri: e della terra tutta e dell'oceano intero. Pareva - lì così solitaria - come dimenticata. Quasi come se una processione di locande, di ogni genere ed età, fosse passata un giorno da lì, costeggiando il mare, e tra tutte se ne fosse staccata, una, per stanchezza, e lasciatasi sfilare accanto le compagne di viaggio avesse deciso di fermarsi su quell'accento di collina, arrendendosi alla propria debolezza, chinando il capo e aspettando la fine.
Così era la locanda Almayer. Aveva quella bellezza di cui solo i vinti sono capaci. E la limpidezza delle cose deboli. E la solitudine, perfetta, di ciò che si è perduto.

09 agosto 2006

Sento...




Sento di dover scrivere...
ma a dir la verità non sò da dove cominciare...

è passata una settimana, ma sembra sia passato un mese.
Sono state giornate troppo intense e, come mi ha detto donna Letizia, ormai un pò mamma di tutti noi, non si finisce mai di ascoltare e per capire ci vuole tutto un anno.




Sono successe
troppe cose,
troppi minuti,
troppi pianti,
alcuni interrotti
altri ininterrotti.

si piange di tristezza
si ha voglia di scappare,
e lì un sorriso ti guarda e dice
son contento che tu sia qui!
si tenta di non piangere,
ti dici che non è possibile
che è ora di smettere
che dopo tutto non stai morendo
ma dentro fa male!
si smette di piangere,
forse rassegnati,
sicuramente consolati,
certamente amati!

ma che fatica!!!

è l'orgoglio...
è la voglia di farcela...
è la voglia di stare...

ti abbandoni
nei momenti impensati...
quando proprio non ce la fai più!!!
ti abbandoni
alla fiducia!!!
TIENIMI LA MIA MANO NELLA TUA: TIENIMI STRETTO
MENTRE METTO I MIEI PIEDI SULLE TUE ORME