28 novembre 2005

Appunti... dalla pancia del Virginian...

... io sono nato su questa nave.
E qui il mondo passava, ma a duemila persone alla volta.
E di desideri ce n'erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra la prua e la poppa. Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era infinita.

... Un giorno mi arrivò una lettera... diceva che il Virginian se n'era tornato a pezzi, dalla guerra e alla fine era così mal ridotto che avevano deciso di buttarlo a fondo... "Novecento, lui, mica è sceso"...

... Fermo lì a guardarlo, formo lì a guardarmi...
...Avresti detto che lo sapeva che sarei arrivato, come sapeva sempre le note che avresti suonato...

lB