29 giugno 2005

una tela inestimabile - II

...Bastò uno sguardo per capirsi…
“Io ti conosco, tu conosci me” fu il pensiero, ma muta fu la parola.
Dove vai? Cosa fai? È da tanto che non sento più di te?
Era come se un amico di casa, uno con cui per tutta la vita hai giocato senza sosta, si ripresentava davanti a te dopo un lungo viaggio e del quale non avevi più avuto notizie, se non la certezza della sua esistenza. Strano a dirsi.
Tante le domande, e tanta la voglia di ascoltare, ma padrone del momento fu il silenzio…
Il silenzio…
Si il silenzio in quel momento raccontava al cuore di ognuno la vita dell’altro e gli sussurrava all’orecchio che da li sarebbe nato qualcosa di nuovo.
Passarono parecchi minuti e parecchie ore l’uno accanto all’altro avvolti dal silenzio orante in quel Dio che, caldo e luminoso, guidava la vita di uno nelle mano dell’altro e senza volerlo seminava nel loro cuore il seme dell’amicizia, anzi dell’Amicizia.
L’Amore aveva tracciato per loro un sentiero di fiducia, di rispetto, di attenzione, di risate e di grandi pensate che a poco a poco avrebbero riempito la vita l’uno dell’altro.


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