23 giugno 2005

una notte... uno sguardo

la guardò - ma di uno sguado per cui guardare già è una parola troppo forte - sguado meraviglioso che è vedere senza chiedersi nulla, vedere e basta - qualcosa come due cose che si toccano - gli occhi e l'immagine - uno sguado che non prende ma riceve, nel silenzio più assoluto della mente, l'unico sguardo che davvero ci potrebbe salvare - vergine di qualsiasi domanda, ancora non sfregiato dal vizio del sapere - vedere - sentire - perchè sarebbe nulla di più che un meraviglioso stare davanti, noi e le cose, e negli occhi ricevere il mondo tutto - senza domande, perfino senza meraviglia - ricevere - solo - ricevere - negli occhi - il mondo. così solamente, sanno vedere gli occhi delle madonne, sotto le arcate delle chiese. l'angelo sceso da cieli d'oro, nell'ora dell'annunciazione.

laBreva