22 giugno 2005

LAMBARENA

nell'esaltazione, la regola
ritrova il ritmo.
nell'esaltazione, il ritmo
ritrova la regola.

LaBreva

2 Comments:

Blogger Clark Kent said...

Eccoci.
Finalmente.
In quello spazio tanto pubblico da diventare privato.
Dove poter scrivere, lasciare un'impronta. Senza che nessuno possa venirci a dire alcunchè.
Goditi questo spazio.
Gustati la bellezza di questa festa alla quale decidi tu chi invitare.
Ed infine assapora quella piacevole sensazione che solo il commento inatteso di qualcuno può darti.

Ma mi raccomando:
Casco in testa ben allacciato,
luci accese anche di giorno
e prudenza, sempre!

Buona guida

Clark

7:30 PM  
Blogger jS said...

C'è un nonsoche nella scrittura notturna. Una cosa che ti prende, un voler frusciare sui tasti come a sfogliare i minuti della giornata trascorsa, indeciso se correre avanti per vedere come sarà quella che ci attende. Generalmente si scrivono cose che vengono lette in altri mondi - uffici, università, stanze, prati - che non appartengono alla notte. La ipotizzano. Ma non vi appartengono. Perchè il buio profondo è di chi lo attraversa, senza cercare l'avventura, ma come avvinto dalla stanchezza. E' un viaggio forzato, è il contrabbando del tempo. Ecco, noi piccoli scrittori notturni ci arrampichiamo sù per le dorsali del sogno, scavalchiamo il fiume della memoria, ci nascondiamo dietro i cespugli dell'insonnia. Tutto questo - mentre gli altri dormono, ignari - per portare il giorno di ieri a conoscere il tempo di oggi, in un estenuante ma decisivo circolo di ore/minuti/secondi. La lancetta è la nostra merce, l'orologio il nostro compagno, il foglio del calendario con ilgiornodiieri, la nostra ricompensa.
Con la pioggia e il cuor contento, noi viaggiamo nel tempo...

1:56 AM  

Posta un commento

<< Home